Recupero o soccorso?

Ci sono due modi diversi, e complementari, di prestare aiuto a un animale selvatico in difficoltà: il soccorso e il recupero. Capiamo cosa sono.

Il soccorso

Il soccorso è l’attività di raccolta e primo intervento a favore dell’animale in difficoltà, prima di consegnarlo ad un centro specializzato per la cura e la riabilitazione.

Il soccorso viene molto spesso effettuato da comuni cittadini che si imbattono in un animale in difficoltà, lo raccolgono (sebbene non sempre bisogna farlo) e lo trasportano ad un Centro recupero o ad un ente preposto.

In casi particolari, la persona può detenere temporaneamente l’animale, prestandogli poche cure essenziali e alimentandolo.

Il recupero

Il recupero è l’attività di cura, detenzione e riabilitazione di un animale in difficoltà, fino al suo rilascio in natura. Viene svolta nei Centri recupero per la fauna selvatica autorizzati, che ricevono gli animali da chi li ha raccolti e se ne prendono cura, provvedendo a tutte le fasi intermedie: cure veterinarie, corretta alimentazione, degenza, riabilitazione e infine “liberazione” in natura in luoghi idonei.

Dunque, è bene non equivocare sul termine “recupero” e non intenderlo come “soccorso”, cioè come la raccolta dell’animale in difficoltà (esempio: “C’è un animale in difficoltà, venite a recuperarlo”). Il recupero è invece l’insieme delle attività di cura e riabilitazione dell’animale, svolte esclusivamente nei Centri recupero per la fauna selvatica e finalizzate al rilascio dell’animale in natura.